Creative problem solving

creative problem solving

atlante – creatività

Il problem solving creativo è stato ideato da Alex Osborn a complemento del suo brainstorming, per sbloccare la produzione di idee, con la collaborazione di Sid Parnes.

Il metodo si può usare da soli o in gruppo per risolvere problemi, per trovare idee innovative, come lista di cose da fare per non trascurare aspetti del processo creativo. Può essere usato per sbloccare un brainstorming, e il brainstroming si usa nelle varie fasi e tappe del metodo di problem solving creativo.

I tre blocchi

Il metodo consiste in un processo di pensiero individuale e di gruppo attraverso varie fasi che si raggruppano in tre blocchi:

  • capire il problema
  • produrre idee risolutive
  • preparare l’azione

Questi si ispirano al modello proposto dal celebre matematico Henri Poincaré, secondo cui l’ideazione scientifica parte dall’immersione nel problema, passa all’incubazione, all’illuminazione e si compie con la sperimentazione, e alla variazione di Graham Wallas e Richard Smith che per il processo artistico parlano di preparazione, incubazione, illuminazione, verifica.

Le tappe

Il processo creativo si sviluppa in otto tappe, secondo il modello della psicologa Olwen Wolfe, convalidato da Sid Parnes. In successive varianti le tappe possono essere sei, ma i contenuti non cambiano, a seconda di come si raggruppano o suddividono.

  1. Bisogni
    Analisi di bisogni del cliente, criticità della situazione, problemi, aree di miglioramento, desideri.
  2. Dati
    Raccolta di informazioni, dati, dichiarazioni, relazioni sulla situazione presente e sui precedenti.
  3. Problemi e obiettivi
    Definizione di problemi che è possibile risolvere con le risorse disponibili, e dei relativi obiettivi con caratteristiche SMART.
  4. Idee
    Produzione di idee risolutive con brainstprming in fase divergente.
  5. Criteri
    Definizione dei criteri in base ai quali selezionare le soluzioni migliori in fase convergente.
  6. Soluzioni
    Scelta delle soluzioni più adatte con diagramma di affinità in fase convergente, analizzando le idee prodotte in fase divergente.
  7. Approvazione
    Approvazione delle soluzioni accettate e modifica di quelle che provocano resistenze, per renderle accettabili, tenendo presente che un’idea n on vale nulla se non è accettata, e che questa fase è la necessaria preparazione all’azione.
  8. Piano d’azione
    Le soluzioni devono essere realizzate, verificate e applicate per eliminare il problema. Per realizzare e applicare le soluzioni scelte si usano le tecniche del project management.

Ognuna di queste fasi si affronta con sedute di brainstorming divergenti, per produrre idee, e convergenti, per selezionarle. Con i due momenti convergente e divergente il gruppo si comporta come in una grande respirazione, dove l’inspirazione accoglie elementi vitali, l’espirazione li filtra ed espelle quelli inutili. La divergenza/inspirazione sospende il giudizio critico, cerca la qualità attraverso la quantità, cerca idee inedite e combina idee diverse. La convergenza/espirazione mira agli obiettivi, migliora le idee, giudica in modo costruttivo, cerca l’inedito. I due momenti non vanno mischiati, ma eseguiti l’uno dopo l’altro.

I protagonisti

Il cliente

E’ il proprietario del problema, deve partecipare a tutto il processo ed essere motivato e coinvolto; nessun problema può essere risolto se gli interessati non si impegnano a risolverlo.

 

L’animatore

Può essere un membro del gruppo, o un capo o un formatore che gestisce il processo, garantisce l’uso corretto dei metodi e dei momenti di divergenza e convergenza in funzione degli obiettivi del cliente, decide quando passare da una fase all’altra.

 

Il gruppo di risorse

E’ un insieme di volontari che si impegnano ad aiutare il cliente nelle varie tappe in base alle scelte fatte da animatore e cliente. Può avere sempre gli stessi membri o cambiarli da una tappa all’altra. Può essere usato durante tutto il processo o solo nei momenti divergenti, per riservare i momenti convergenti ad esperti e specialisti del settore.

 

Le tecniche

Le tecniche con cui si applica il metodo si riferiscono ai tre blocchi fondamentali. Abbiamo così tecniche per capire il problema, tecniche per produrre idee risolutive, tecniche per preparare l’azione.

Tecniche di comprensione del problema

Con la scala di astrazione si fa scorrere il problema verso una visione generale o particolare. Si riesamina ogni proposizione con dei “perché” per andare verso l’astratto, con dei “come” per andare verso il concreto. I problemi individuati vengono riformulati come domande per ridefinirli e arrivare ad obiettivi concreti. Se una macchina si riscalda troppo (problema) la domanda è: come fare per ridurre il calore durante il funzionamento?

Con lo storyboarding il problema è trasformato in una storia, chiedendosi che cosa è accaduto prima e che cosa accadrà dopo, e lavorando su spiegazione verbale delle immagini e visualizzazione dei concetti.

Con l’analisi SWOT si definiscono punti forti e deboli, opportunità e minacce della situazione presente e futura.

La raccolta dei dati si fa con le 5 W e le tecniche di ascolto e di analisi, dai questionari alle ricerche di mercato.

Tecniche di ideazione

Il consulente virtuale spinge a considerare il problema come potrebbe vederlo un personaggio famoso o immaginario. Che cosa farebbe Napoleone o Superman nel nostro caso?

Le carte creative sbloccano l’immaginazione con associazioni e stimoli visivi.

Il pensiero visivo porta a trasformare o associare i problemi ad immagini. Se il problema fosse un labirinto, come si potrebbe trovare la via d’uscita?

L’analisi delle tentate soluzioni che non hanno risolto il problema porta a trovare le soluzioni valide.

Le fantasie peggiorative ci aiutano a immaginare che cosa potrebbe andare male, e le fantasie miracolose ci spingono oltre il problema, a immaginare la situazione come se tutto fosse risolto.

Tecniche di sviluppo

Il PPCO (Plus, Potenziali, Criticità, Opzioni) è una mappa di orientamento per esaminare e remdere accettabili le soluzioni scelte.

Il mercato di riferimento è il target a cui si deve mirare nei piani di attuazione.

L’analisi dei rischi, dei costi e benefici, delle risorse desiderate e di quelle disponibili, insieme con la pianificazione dei tempi, castituiscono gli elementi del project management con cui idee e soluzioni diventano realtà, risolvono i problemi e cambiano in meglio il sistema.