Agile learning

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Quando parliamo di agile learning, se ci riferiamo a chi propone materiali didattici on oline intendiamo un modo di progettare agile, se ci riferiamo a chi ne fruisce intendiamo un modo di apprendere agile.

Progettazione didattica agile (agile instructional design)

agile learning

La progettazione formativa agile applica i principi della progettazione agile ai percorsi e ai contenuti formativi. Seguendo il metodo scrum si sviluppa per cicli iterativi che alternano fasi di produzione (sprint) a fasi di verifica, in un’ottica di continuo adeguamento alle esigenze del cliente o dei discenti. Durante un progetto si tengono brevi riunioni giornaliere (daily scrum) per aggiornamenti rapidi sull’avanzata del progetto. Daily scrum e cicli sprint consentono velocità, flessibilità e collaborazione, secondo questi concetti chiave:

  • minimo focus su procedure o regole,
  • attenzione al feedback del mercato,
  • strutture di squadra piatte e collaborazione continua,
  • ruoli e responsabilità chiaramente definiti, con alti livelli di affidabilità,
  • alta adattabilità e reattività grazie allo sviluppo iterativo “fail fast”, sbaglia e correggi rapidamente.

Lo scrum master è simile a un  project manager tradizionale . Si concentra sulla messa a punto dei processi, fornendo feedback, mantenendo la coesione e guidando gli altri membri del team. Sebbene una struttura di squadra piatta sia un concetto essenziale in Agile, lo scrum master supervisiona le operazioni quotidiane. Gestisce la scrum board, ossia il tabellone con i cartellini delle cose da fare, in lavorazione e fatte, e assicura che tutti rimangano concentrati sull’obiettivo.

E’ molto importante il backlog (elenco degli arretrati) per stabilire le priorità delle cose da fare. Non è mai definitivo, ma viene continuamente aggiornato in base ai feedback del mercato. Deve essere molto dettagliato per essere sicuri di non trascurare nulla. Ne è responsabile il product owner, che rappresenta nel team le esigenze del committente o del mercato.

Lo sprint è un periodo prestabilito, durante il quale il team di Agile Learning mira a completare una determinata quantità di attività per creare e migliorare il prodotto finale. Può avere una durata variabile da qualche giorno a non più di un mese.

Il daily standup è la riunione che si tiene tutti in piedi per 15′ ogni giorno per un rapido aggiornamento su cosa si è fatto il giorno prima, su cosa si farà oggi e su eventuali ostacoli o sfide per cui servirà assistenza. Lo stare in piedi scoraggia discussioni, dibattiti o decisioni. Eventuali appeofondimenti si faranno con riunioni apposite solo con gli interessati, non con tutto il teram.

Gli esperti della materia e i discenti vengono sentiti dopo la conclusione dello sprint, durante la fase di verifica. In tal modo la progettazione è flessibile e si adatta man mano alle richieste. Ne risultano corsi creati per l’utente, un maggiore coinvolgimento dei discenti e un feedback più positivo sulla progettazione del corso. E anche se non ha colto nel segno nella versione iniziale, la natura iterativa dell’Agile Learning rende facile riprendere rapidamente ciò che si è perso la prima volta.

 

agile framework

Con il metodo agile si integrano il SAM o Modello di approssimazione successiva, l’ADDIE e il RCD o Sviluppo rapido dei contenuti, il LLAMA o Come l’approccio al management agile e AGILE, metodo di progettazione in cinque passi.


Apprendimento agile (agile learning)

L’apprendimento agile si riferisce al processo di sviluppo delle esperienze di formazione, basato sull’agilità di apprendimento del discente, la capacità di adattarsi a situazioni non familiari, apprendere rapidamente e in modo prevalentemente autogestito, apprendimento continuo e microlearning.

L’agilità di apprendimento comprende queste caratteristiche:

  • flessibilità: adattarsi e aprirsi al nuovo,
  • velocità: sapere, capire, agire rapidamente,
  • sperimentazione: provare nuovi modi di fare le cose,
  • coraggio: affrontare le sfide e i conflitti costruttivi,
  • collaborazione: apertura alle idee e ai contributi degli altri,
  • informazione: cercare e organizzare le informazioni che servono,
  • ascolto: attenzione ai feedback come opportunità di miglioramento,
  • riflessività: come si possono applicare i miglioramenti alle sfide future.

L’apprendimento agile risponde a due bisogni:

  • avere un consiglio, una dritta, proprio nel momento in cui stiamo operando,
  • poterlo mettere subito in pratica.

Quando lavoriamo, specialmente in remoto, abbiamo bisogno di sapere subito come si fa una certa cosa, di avere una risposta specifica per il problema che abbiamo appena incontrato. Se non c’è qualcuno che può darci questa risposta, la cerchiamo altrove, in qualche video o tutorial in rete che in non più di 15’ dica che cosa fare e come, e che ce lo faccia fare subito in modo che da soli capiamo se funziona o no, se ci aiuta a risolvere il nostro problema.

L’apprendimento agile abbraccia la filosofia agile, che non pretende di pianificare tutto fin dall’inizio e poi di rispettare i programmi prestabiliti, ma propone un apprendimento flessibile per piccoli cicli autosufficienti, verificabili e applicabili in pratica (ad ogni fase di apprendimento segue una fase di applicazione sul campo). E’ tipico l’apprendimento per pillole, ossia per unità ridotte e autosufficienti che rispondono ad una sola esigenza formativa. Per esempio, invece di fare un intero corso di project management, in cui fatalmente ci saranno molte parti che mi interessano di meno o che già conosco, faccio la mia richiesta particolare (come si usa la matrice SWOT?) e studio solo la pillola che mi spiega come usare la matrice. Se da questo studio scopro di avere altre lacune (come fare l’analisi dei rischi…) cercherò quella pillola, e così via.

In tal modo l’apprendimento è personalizzato, si adatta di volta in volta al bisogno specifico, richiede al discente il minimo di tempo col massimo di efficacia.
L’apprendimento può essere del tutto autonomo come apprendimento continuo a distanza, oppure può essere guidato o facilitato da tutor e coach con progetti blended sempre per brevi cicli autosufficienti e verificabili.

Oppure ci si può organizzare con corsi MOOC (massive open online course).

All’agile learning appartengono anche piattaforme cloud che permettono di creare on line il proprio corso in base alle esigenze del momento. Si usano con qualsiasi dispositivo desktop o mobile, sono interattive, multimediali, gamificate, personalizzabili. Permettono scambi in videoconferenza.

Molto dell’apprendimento che effettivamente facciamo avviene al di fuori dell’ambito proprio della formazione. Avviene in qualsiasi momento, guardando quello che fanno gli altri o parlando con altri. Quando un’impresa coglie l’essenza dell’apprendimento informale e ne fa una pratica quotidiana dei dipendenti, sta sviluppando una cultura di apprendimento agile, che è la risposta migliore a esigenze di cambiamento, incertezza e imprevedibilità.

pillole elearning skilla

Le Pillole Formative Skilla sono strumenti di agile learning che ho sviluppato insieme con Amicucci Formazione da oltre dieci anni. Le abbiamo ideate come contenuti per Internet, e ora fanno parte dell’offerta formativa Skilla, il brand di Amicucci. Continuiamo ad aggiornarle e a sperimentarle sul campo, da sole o inserendole in progetti blended personalizzati.