Deep e dark web

deep web

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Il web è come un iceberg virtuale che ha una parte ridotta accessibile attraverso i normali motori di ricerca, e una gran parte sommersa e accessibile solo con sistemi speciali. La parte sommersa ha una funzione nobile, che si oppone a qualsiasi forma di censura, e funzioni criminogene o criminali come la circolazione di valuta, medicinali e informazioni illegali. Questo è il regno del terrorismo, delle mafie, del traffico di droghe e armi.

Il web sommerso o deep web è l’insieme di siti e pagine web non indicizzati dai normali motori di ricerca, e quindi inaccessibili al normale navigatore web.
Per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno, degli oltre 500 miliardi di documenti presenti nel web, Google ne indicizza solo 2 miliardi, anche se queste cifre sono puramente indicative dato che non disponiamo di strumenti e metodi capaci di misurare con esattezza il web.

Del deep web fanno parte siti nuovi e non ancora indicizzati dai motori, contenuti dinamici a cui si accede solo compilando un modulo, pagine web non collegate, a cui si accede solo dalla pagina o dal menu principale, siti e pagine riservati che impediscono l’accesso ai non autorizzati, script accessibili solo da link particolari, contenuti non di testo, come file multimediali, documenti non HTML e privi di tag, contenuti esclusi dai motori perché illegali, contenuti accessibili solo da software appositi come TOR. 

Pubblicare in modo deep è un modo di rendersi anonimi nascondendo la propria identità di rete e il proprio indirizzo IP (che permetterebbe di identificare il router con cui siamo collegati) e di essere raggiunti solo con triangolazioni di computer sparsi nel mondo. A tale scopo è usato da cittadini che vogliono proteggere la loro privacy, comunicazioni riservate, siti che potrebbero metterli in pericolo per la repressione di regimi dittatoriali, ma anche di servizi segreti per comunicare fra loro.

Del deep web fa parte il dark web, a cui si accede solo con software abilitati ad entrare nella darknet, la rete che ospita i siti clandestini in cui si svolgono attività illecite. Possono appartenervi sia piccole reti peer to peer per scambiarsi file e informazioni fra gruppi ristretti, sia grandi reti come Freenet o TOR, acronimo di The Onion Router. L’onionland o “terra della cipolla” è un territorio virtuale che ospita i siti .onion che non compaiono nei motori di ricerca, e altre tecniche di anonimizzazione. Nella darknet si fa mercato nero di droghe, virus, armi, denaro contraffatto, carte di credito clonate, documenti falsi, farmaci e steroidi senza ricetta. La metafora della cipolla si riferisce agli strati con cui viene criptato un documento per non renderlo tracciabile.