Influencer

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Nella foto si vede il monumento al “like” nella sede di Facebook, a celebrare il clic che fa la differenza fra un influencer e un non influencer.

Tutti noi siamo influenzati da qualcuno o influenziamo qualcuno. Basta ricevere o dare consigli su un ristorante, un film, un viaggio. 

Poi ci sono gli esperti, il meccanico che consiglia un tipo di lubrificante, il dentista che consiglia un dentifricio, il maestro di tennis che consiglia una racchetta. Questi sono influenti solo nel loro campo: io posso acquistare la racchetta consigliata, ma avere idee politiche assai diverse da quelle di chi me la consiglia. 

Poi vengono i maestri di vita, persone a cui affidiamo talmente credito da seguirli in tutto ciò che fanno e che dicono, e che consideriamo come punti di riferimento in special modo quando abbiamo qualche problema. Questi possono perfino cambiarci la vita, quando ispirano un sentimento, una convinzione, una scelta fondamentale. Possono essere decisivi per me, ma ininfluenti o perfino respingenti per altri, perché la loro influenza dipende dal rapporto specifico che c’è fra me e loro. 

Poi ci sono le persone famose come campioni sportivi, attori, star televisive, cantanti, che attirano seguaci sia nei teatri e nelle piazze, sia con siti e pagine web o con apparizioni televisive. 

Infine ci sono nuovi personaggi mediatici che aprono un canale su Youtube o su Instagram e sono seguiti dapprima solo dai loro amici e compagni, poi man mano da altri, con rapidi passaparola che si allargano a migliaia, a volte milioni di seguaci. Questi a volte sono già famosi, ma ormai lo diventano proprio per la quantità di clic e di condivisioni che ricevono sui social. Nei casi limite non sanno fare niente di particolare, né hanno cose interessanti da dire, ma sono seguiti solo perché tanti altri lo fanno.

Quello che accomuna tutti i tipi di influenti che abbiamo visto, è la fiducia che noi riponiamo in loro, soprattutto perché non sono direttamente interessati alla cosa che ci consigliano, non ci vogliono vendere nulla ma solo condividere con noi un’emozione o un’esperienza.

Con la diffusione della rete e dei nuovi media sviluppatisi in essa, la figura dell’influencer assume un particolare rilievo sociale ed economico, tanto da aver generato un vero e proprio marketing dell’influenza.
Un influencer web è un utente con migliaia di seguaci sparsi sui vari social network, di cui può influenzare idee, orientamenti politici, propensioni all’acquisto. Pubblica contenuti capaci di ottenere moltissimi clic, commenti, condivisioni, con parole e immagini che sanno cogliere gli umori dominanti. E’ considerato neutrale e affidabile perché è disinteressato. Ci sono soggetti web che consigliano prodotti e servizi dell’azienda che li paga per farlo, ma in questo caso non sono più influencer, diventano ambassador.

Fra i vari stakeholder considerati nelle campagne di marketing e relazioni pubbliche il rapporto con gli influencer è di particolare importanza. Basti pensare che uno stratega web come Casaleggio è partito da un personaggio già noto come Grillo, lo ha trasformato in influencer con un seguitissimo blog da cui è nato un movimento politico che è arrivato al governo!

E’ assai importante dunque saper trovare gli influencer più adatti all’idea, prodotto o servizio che si vuol promuovere, stabilire con loro una buona e duratura relazione di simpatia e fiducia, fornire loro tutte le informazioni, i materiali, gli strumenti che li mettano nelle condizioni migliori per parlare bene dell’azienda e di ciò che fa. In molti casi non c’è bisogno di raggiungere e convincere l’utente finale, basta raggiungere e convincere l’influencer giusto.