Gruppi virtuali

gruppi virtuali

atlante management

Il lavoro di gruppo può essere fatto in modo tradizionle, incontrandosi di persona nello stesso tempo e nello stesso luogo, o in modo smart, con gruppi virtuali che si servono delle risorse messe a disposizione dalle nuove tecnologie di comunicazione, e principalmente il web e i dispositivi mobili come tavolette e telefonini.
I gruppi possono avere varie dimensioni, dalle poche persone che si riuniscono per portare avanti una specifica iniziativa a gruppi più numerosi che fanno parte di movimenti, associazioni, cerchie e comunità che si aggregano intorno ad interessi comuni, fino alle grandi comunità virtuali dei social network.

Se il lavoro di gruppo tradizionale può esser fatto in modo informale, dato che qualsiasi incertezza, incomprensione, malfunzionamento possono essere risolti confrontandosi direttamente, discutendo e risolvendo insieme, il lavoro di gruppo smart va fatto in modo più organizzato, ponendosi queste domande:

  • chi fa parte del gruppo?
  • Il gruppo è stabile o si riunisce solo per svolgere un determinato compito o partecipare ad un determinato progetto?
  • Chi è il responsabile del gruppo?
  • Chi è il portavoce autorizzato a parlare con l’esterno?
  • Come si gestisce la posta elettronica?
  • Come si comunica via web?
  • C’è una pagina o un gruppo sui social rise3rvato al gruppo virtuale?
  • Chi fa da animatore e da tutor, con il compito di stimolare e facilitare quelli che partecipano di meno?
  • Nel caso di conflitti, a quale autorità esterna al gruppo si può fare ricorso?
  • Il gruppo è aperto o chiuso?
  • Se il gruppo è chiuso, chi ha l’autorità di far entrare e uscire i componenti del gruppo?
  • In che modo si condivide il lavoro?
  • C’è un server o un cloud con uno spazio riservato al gruppo?
  • Chi lo gestisce?

Le risposte a queste domande ci daranno la fisionomia e l’organizzazione del gruppo virtuale, che può essere molto più efficiente dei gruppi reali, ma molto più delicato nelle sue dinamiche interpersonali.