Mappa concettuale
Le mappe concettuali servono a rappresentare graficamente le proprie conoscenze su un argomento. Si basano sul costruttivismo, teoria dell’apprendimento secondo cui si impara aggiungendo concetti a quelli che si hanno già, e strutturandoli secondo relazioni di vario genere
Dice David Ausubel: “Il fattore che da solo influenza maggiormente l’apprendimento è ciò che l’alunno sa già. Accertatevi di questo ed insegnate di conseguenza”. (Educazione e processi cognitivi, 1990). Negli anni ’60 Joseph D. Novak della Cornell University, muovendo dalle teorie di Ausubel, ha elaborato la metodologia delle concept maps, come integrazione di nuove idee entro strutture cognitive preesistenti, basandosi sulle proprietà associative del pensiero, su conoscenze organizzate in modo gerarchico con concetti particolari inclusi in concetti generali, su concetti integrati fra loro con relazioni che generano nuovi significati.
Le mappe concettuali sono rappresentazioni grafiche di schemi concettuali, sono configurazioni gerarchiche di concetti (eventi ed oggetti) e di relazioni (reti di significati).
Questa è una mappa concettuale sulle mappe concettuali, e mostra le idee e i percorsi che sono alla base delle teorie di Novak. Si parte con la distinzione fra apprendimento mnemonico , con cui si ricevono nozioni esterne, e apprendimento significativo con cui si elaborano e sviluppano conoscenze interne stimolate da percezioni e informazioni esterne. L’apprendimento significativo, attraverso l’uso di mappe concettuali e diagrammi a V, mette insieme ciò che sapevamo già con ciò che apprendiamo e comprendiamo, e che sperimentiamo. Qualsiasi processo di apprendimento trasforma una mappa di base in una mappa evoluta.
Che differenza c’è fra mappe concettuali e mappe mentali?
Una mappa concettuale può partire da più argomenti principali, in una struttura a rete anche tridimensionale. Serve per rappresentare in forma grafica strutture più o meno complesse in cui ci sia bisogno di specificare che tipo di relazioni intercorrono fra i concetti. Ha una struttura reticolare, non necessariamente gerarchica. Può includere immagini e colori, ma privilegia la struttura logica più che l’aspetto grafico. SI può dare un nome alle relazioni per sapere in che modo collegano i nodi.
Una mappa mentale parte da un solo argomento di base, da cui si diramano tutte le derivazioni ed associazioni, con ramificazione gerarchica. Le relazioni collegano i nodi ma non sono nominate.
Il software Cmap, sviluppato dall’Institute for Human and Machine Cognition (IHMC), serve a fare mappe concettuali con il computer. Si scarica gratuitamente.
E’ possibile fare mappe concettuali anche con XMind.
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