Grafico a curve

atlante gestione a vista

Il grafico a curve serve a visualizzare evoluzioni temporali di uno o più fenomeni, trend, previsioni, andamenti di sviluppo o di recessione.
Si assegna ad uno degli assi del diagramma il valore analizzato (dollari, tonnellate, popolazione, ecc.), e all’altro asse la scansione del tempo (settimanale, annuale, quinquennale). Si registrano sul grafico una serie di punti ciascuno dei quali ha come coordinate cartesiane il valore di un elemento in un dato momento, e poi si uniscono i punti con una linea.
Ogni elemento analizzato ha la sua serie di punti e la sua linea, che può essere differenziata dalle altre per colore e per spessore.

Questo è l’andamento tipo della “Curva di Hubbert”, un modello che un geofisico americano propose nel 1958 per qualsiasi tipo di sfruttamento minerario di risorse non rinnovabili. Appena scoperta la risorsa, è facile raccoglierla, e se ne raccoglie sempre di più, fino a quando si raggiunge un picco oltre il quale la quantità del minerale si riduce e diventa sempre più difficile e costoso estrarlo, fino a che non conviene più e la miniera viene abbandonata.

Sulla base di questo modello sono state tracciate le curve del peak oil, ossia di ciò che può accadere man mano che l’estrazione del petrolio diventa sempre più difficile e costosa, fino a non convenire più.
Nel grafico si parte da sinistra e si va verso destra, dal passato al futuro. La linea nera rappresenta l’estrazione del petrolio avvenuta finora. 

Come si vede dal 2000 ad oggi la curva si corica e l’estrazione non cresce più. Le linee colorate mostrano le previsioni secondo le varie teorie degli studiosi, dalle pessimistiche che ipotizzano solo una decrescita prima moderata, poi più rapida fino all’esaurimento delle scorte, alle ottimistiche che prevedono aumenti delle estrazioni grazie a nuove scoperte e tecnologie, ma comunque dal 2050 in poi tutte prevedono la decrescita e l’esaurimento.

Per non appesantire la lettura del grafico si consiglia di evitare l’eccesso di linee e di dati, tenendo presente che la forza di un grafico consiste in gran parte nella chiarezza e nell’immediatezza di comprensione.