Diagrammi, grafici, istogrammi
Nel linguaggio comune i tre termini sono usati indifferentemente, ma un uso più preciso delle parole impone di tracciare le differenze fra diagrammi, grafici, istogrammi.
Diagrammi
Il diagramma è una rappresentazione visiva e simbolica di concetti, teorie, ragionamenti, macchine, impianti, processi, ossia in tutti i casi in cui si ritiene che il solo testo non basti a chiarire o semplificare i contenuti, e quindi vada corredato da un’immagine che ne chiarisca le ambiguità e ne semplifichi le difficoltà. I diagrammi possono essere schemi strutturali, mappe, modelli bi e tridimensionali. Tuttavia differiscono dalle illustrazioni perché hanno sempre una funzione esplicativa, dove le illustrazioni possono limitarsi a immagini che stimolino la fantasia e la partecipazione emotiva più che la comprensione razionale.
Grafici
Se il diagramma deve visualizzare variabili numeriche su assi cartesiani, è un grafico. Quindi tutti i diagrammai possono essere grafici, ma non tutti i grafici possono essere diagrammi.
I grafici quindi sono sottoinsiemi dell’insieme diagrammi. I grafici sono costruiti in scala su assi cartesiani, mentre i diagrammi possono fare a meno della scala e degli assi cartesiani, perché il loro scopo principale è mostrare qualcosa o farne capire il funzionamento. I diagrammi si servono di immagini attraenti, i grafici si limitano a visualizzare i dati nel modo più semplice.
Grafici a barre e istogrammi
I grafici a barre rappreserntano fenomeni discreti, con barre staccate che possono visualizzare anche elementi eterogenei (per esempio popolazione, risorse minerarie, PIL).
Gli istogrammi rappresentano fenomeni continui, con barre adiacenti che visualizzano elementi omogenei (solo fluttuazioni del PIL, ad esempio).