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Configurazione

atlante – gestione a vista

La configurazione è l’attività cerebrale automatica o volontaria che segue la percezione degli stimoli visivi e serve a individuare figure più o meno riconoscibili isolandole dallo sfondo. Il processo della visione umana non è come quello di una fotocamera che registra tutto ciò che inquadra, ma è un’attività dinamica in cui ci basta cogliere qualche segno per comporlo a modo nostro a prescindere da ciò che realmente ci sta davanti agli occhi. A volte partiamo da un’immagine preconcetta e cerchiamo nella realtà elementi che ce la facciano riconoscere, altre volte completiamo immagini frammentarie o parzialmente nascoste. Tutto quello che facciamo appena rivolgiamo lo sguardo verso qualcosa si comprende in una sola parola: configurazione, un concetto diverso dalla raffigurazione, dalla registrazione passiva di una figura, perché il prefisso con- implica un processo di partecipazione che interagisce con la realtà.

Per dare senso a ciò che vediamo dobbiamo prima configurarlo, stabilire qual è la figura che ci interessa, quale lo sfondo che la accoglie, e quindi interpretarla, darle un significato per inserirla nell’insieme delle nostre esperienze e nei depositi della nostra memoria.

mimetismo e differenza dal fondo

Figura e sfondo. A sinistra un soldato con tuta mimetica si  confonde nel paesaggio circostante, a destra un atleta in tuta sportiva si stacca dallo sfondo. Nel processo di configurazione della figura rispetto allo sfondo il mimetismo consiste nello spezzettare l’unità della figura assimilandone i pezzi a colori dello sfondo. Se invece si vuole evidenziare la figura bisogna conservarne l’unità differenziandola dallo sfondo.

pubblicità foot locker

Le due pubblicità per Foot Locker sono improntate l’una sul mimetismo, l’altra sullo stacco dal fondo. L’immagine a sinistra è uno degli annunci realizzato nel 2014 da Alex Trochut, grafico di Barcellona, come parte di una serie che presenta i tipi di scarpe con un grafismo op ispirato alla divisa dei venditori, per sottolineare l’identità fra prodotti e venditori. L’immagine di destra, dell’agenzia inglese Publicis, rompe l’unità dell’immagine con il collage di fasce della successione cronologica, ma la recupera differenziandola nettamente con i colori rispetto al fondo in bianco e nero. Il tema non è il prodotto, ma la sua storia, dal 1998 a oggi.

configurazione

La configurazione si realizza secondo i principi della semplicità, della pregnanza, del completamento di forme note che appaiono in modo incompleto.

Il riconoscimento di forme aggrega gli elementi di un’immagine in modo più forte rispetto ad altri principi gestaltici come la vicinanza o la somiglianza. Il riconoscimento di forme note aggregando elementi diversi porta al riconoscimento delle figure texturizzate, dai mosaici ai retini tipografici.

inquadrature pirellone milano

La semplificazione avviene per livellamento, che riduce gli squilibri, e per accentuazione, che li aumenta. Se guardiamo un’immagine come quella centrale del grattacielo Pirelli di Milano, il livellamento ci porta a raddrizzarne le linee come nell’esempio di sinistra, l’accentuazione ad aumentare l’inclinazione delle diagonali, perché la configurazione semplificante ci porta a preferire l’inquadratura o dritta o decisamente inclinata cercando di evitare le situazioni dubbie e incerte.

Il Bacio di Brancusi

La configurazione isola le forme chiudendole nel loro contorno per separarle meglio dal fondo. Konstantin Brancusi ha accentuato il tema della chiusura nel suo celebre gruppo Il bacio, a sinistra nella prima versione del 1908, al centro nel monumento funebre per una ragazza suicida per amore del 1909, a destra nella versione del 1916. Il blocco di marmo, che finisce per diventare un parallelepipedo come blocco unico e compatto, rappresenta l’autosufficienza degli innamorati chiusi nel loro amore e indifferenti a ciò che avviene al di fuori.

amore e psiche di canova

Lo stesso tema dell’abbraccio e del bacio degli amanti viene trattato da Antonio Canova in modo del tutto diverso nella sua interpretazione del mito di Amore e Psiche, con una struttura ad X centrata sul bacio, perché qui l’amore non è chiusura, ma volo, abbraccio, sostegno e abbandono. E’ soprattutto la struttura la prima ad essere configurata guardando il gruppo marmoreo, nella versione del Louvre del 1793, a sinistra, e in quella dell’Ermitage del 1794-97, a destra.

arcimboldo ritratti

Giuseppe Arcimboldo celebra il trionfo della configurazione con i suoi celebri quadri fatti assemblando ortaggi, frutta, pesci, arbusti, libri per farne ritratti giocosi, caricaturali, giochi visivi che divertivano le corti dell’epoca e risentivano della cultura alchemica e neoplatonica allora in voga. L’occhio, sconcertato dall’affastellarsi degli oggetti, ne cerca il senso, e lo trova riconoscendovi volti umani, come il ritratto di Rodolfo II d’Asburgo rappresentato nelle vesti del dio romano Vertumno, dio delle mutazioni stagionali, nell’immagine di sinistra.

Nel ritratto di destra invece gioca sulla doppia visione di una normale natura morta che, capovolta, diventa anch’essa un ritratto. E’ interessante notare come la configurazione del volto ben visibile nella riproduzione in alto, scompaia in quella in basso, perché in alto è più semplice vedere un volto invece di un cesto capovolto, che invece si riconosce agevolmente quando è orientato correttamente.

Ambedue i quadri sono del 1590.

philip haas giganti arcimboldiani

Arcimboldo fu un pittore di successo, apprezzato dalle corti europee, ma poi fu pressoché dimenticato, fino a quando lo riscoprirono i surrealisti, affascinati dalle sue stravaganze. Il nuovo successo lo portò ad essere imitato e parafrasato in moti modi, come in questa elaborazione gigantesca delle Quattro Stagioni dell’artista e regista americano Philip Haas, che ha realizzato con queste opere installazioni in diversi paesi del mondo.

anna tokarska

Anna Tokarska è una artista polacca, ex fotomodella di alta moda e produttrice di copie di artisti celebri, che in questo caso ha voluto creare opere tridimensionali nello stile di Arcimboldo, assemblando oggetti e fotografandoli.

barrome, gioco arcimboldesco

Nicolas Barrome, artista basco formatosi come graffitista urbano e poi passato ad altre tecniche figurative, ha creato un gioco per bambini con sticker autoadesivi con cui si possono comporre figure antropomorfe ricalcando il modo di operare dell’Arcimboldo.

Uderzo . asterix arcimboldiano

Albert Uderzo ha esposto in una mostra al Museo di Cluny a Parigi tenutasi dal 2009 al 2010 questa rielaborazione del suo celebre Asterix in chiave arcimboldiana, incorniciato dalle icone delle sue storie, a testimoniare quanto le fantasie del manierista italiano siano entrate nell’immaginario popolare.