Anamorfosi

atlante – gestione a vista

L’anamorfosi è un’immagine deformata che riacquista la sua forma originale se vista da un certo punto o su specchi tridimensionali. Perché non sia una semplice deformazione, l’anamorfosi deve avere queste caratteristiche:

  • proiezione
  • distorsione
  • illusione
  • punto di vista
  • dissimulazione

Proiezione

L’immagine anamorfica deve essere la proiezione di un’immagine normale da un certo punto di vista. In tal senso l’anamorfosi fa parte della prospettiva, che rappresenta la profondità su una superficie piana in base alle deformazioni degli elementi più o meno vicini al punto di vista. E’ detta anche “prospettiva inversa” perché le figure vicine sono più piccole di quelle lontane.
La proiezione può anche comprimere gli elementi dell’immagine come accade con gli specchi concavi.

Andrea Pozzo - Trionfo di S. Ignazio

Andrea Pozzo, Gloria di Sant’Ignazio, 1691-1694, affresco. Roma, Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, volta della navata principale. L’artista immagina che le colonne e le altre strutture architettoniche della chiesa continuino fino al cielo, dove si perdono nella luce di cui è circonfuso il trionfante santo fondatore della Compagnia del Gesù. La prospettiva realizza uno dei più spettacolari trompe l’oeil dell’arte barocca.

abelanet - opkell

L’anamorfista francese François Abelamet nel 2016 ha realizzato l’installazione di land art Op’kell – un monde en mouvement nella Cité des télécoms di Pleumeur Bodou in Bretagna. Si tratta di una pedana in legno, erba e ghiaia distesa sull’asfalto, con un palchetto posto nel punto prospettico da cui si vede un perfetto cerchio tripartito, in omaggio al  simbolo esoterico bretone del triscele e alla rotondità della cupola radar. La foto grande mostra la deformazione ottenuta dalla proiezione anamorfica sul piano, e nei riquadri si vede il palchetto col punto di vista prospettico e la veduta corretta dal punto prospettico. Rispetto alla prospettiva precedente, la proiezione anamorfica è detta anche prospettiva inversa, perché gli elementi lontani sono più grandi di quelli vicini.

mercatore peters

La cartografia si pone il problema di rappresentare la superficie curva tridimensionale della Terra su carte formate da piani bidimensionali. I cartografi hanno immaginato di avvolgere la sfera terrestre con un cilindro o con un cono, o di proiettarne porzioni su un piano tangente. In tutti i casi si tratta di proiezioni anamorfiche, come quelle di Mercatore (contorno nero), o di Peters (aree verdi).  Sovrapponendo le due proiezioni, come si vede nell’immagine, si nota la grande differenza fra le rispettive forme geografiche. Mercatore alla fine del ‘500 voleva rispettare gli angoli per farne carte utili alla navigazione, Peters voleva rispettare le aree per dimostrare che alcuni paesi erano penalizzati dalle carte in uso.

nozze arnolfini - van eyck

Jan van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini, 1434. Giovanni Arnolfini era un mercante italiano residente a Bruges, e la grande ricchezza raggiunta lo introdusse nella buona società fiamminga, dove incontrò il pittore che lo ritrasse con la moglie e numerosi oggetti che attestano la portata internazionale dei suoi affari. Fra questi oggetti c’è uno specchio concavo, che all’epoca era usato come portafortuna e come curiosità visiva, dato che rifletteva tutto l’ambiente, minuziosamente dipinto con le deformazioni dovute alla proiezione  sferica. 

Distorsione

L’immagine anamorfica deve contenere una o più aberrazioni lineari o sferiche rispetto al modello originale, dovute alle caratteristiche della proiezione e della superficie su cui l’immagine è proiettata.

anamorfosi trinità dei monti

Nel convento di Trinità dei Monti a Roma c’è un corridoio con un affresco che rappresenta strane vedute, ma non è altro che l’anamorfosi di un San Francesco di Paola in preghiera, che si vede solo osservando il dipinto dal punto prospettico posto assai vicino alla parete. L’affresco è opera di Padre Emmanuel Maignan (XVII sec.) ed è stato riportato in luce dai restauri del 2009.

Kapoor cloud gate

Cloud Gate è una scultura dell’artista britannico di origine indiana Anish Kapoor, che si trova nel Millennium Park  di Chicago, realizzata dal 2004 al 2006 con 168 piastre di acciaio inossidabile senza giunture visibili e lucidato a specchio, per riflettere gli ambienti circostanti distorcendoli con la sua particolare forma “a fagiolo”.

pesci d'arcy thompson

Sir D’Arcy Wentworth Thompson (1860 – 1948) è un biologo scozzese, famoso per aver studiato scientificamente i processi con cui si formano modelli e strutture corporee in piante e animali.
Come si vede dai suoi schemi, i quattro pesci che appartengono a famiglie diverse, altro non sono che le deformazioni anamorfiche dello stesso modello, prodotte dalle forze di adattamento della natura.

Illusione

L’immagine anamorfica deve essere diversa dal suo modello non deformato, che viene scoperto solo guardando dal punto prospettico, ed è quindi illusorio. L’anamorfosi fa vedere ciò che non c’è, e nasconde o dissimula ciò che c’è.

fredo

Fredo è un giovane artista cileno il cui vero nome è Wladimir Inostroza. Disegna a matita su album e fogli di carta che dispone in modo da creare effetti di profondità giocando con la combinazione fra le anamorfosi del piano orizzontale e le immagini non distorte del piano verticale.

wenner

I pittori di strada cosiddetti “madonnari” raggiungono le vette più alte del virtuosismo anamorfico con le illusioni tridimensionali di voragini stradali. Uno dei maestri più reputati è Kurt Wenner, artista californiano che opera in tutto il mondo, con realizzazioni come La Torre per la sede della 3M di Concepciòn in Cile. Dalla finta profondità emerge un intero quartiere ispirato alle costruzioni impossibili di Escher.

Punto di vista

Il punto di vista deve essere ambivalente. Se osservo l’immagine anamorfica da un punto di vista ortogonale o diverso dal punto prospettico, la vedo deformata, come effettivamente è; se mi sposto nel punto prospettico vedo l’immagine virtuale non deformata.

François Abélanet nel 2009 ha creato una installazione nel parco del castello di St Germain en Laye, con l’anamorfosi di un cubo gigante disteso sul prato e visibile solo dal punto prospettico, con le persone che sembrano di dimensioni diverse, con effetto perc ettivo simile a quello della Camera di Ames (foto di sinistra). Nella foto di destra, il cubo da un punto di vista diverso dal prospettico. Il progetto è un omaggio a André Le Nôtre, il maestro giardiniere di Luigi XIV. I colori dell’erba sono dovuti a materie organiche che agiscono diversamente sulla formazione della clorofilla.

I cerchi concentrici dell’installazione anamorfica fatta da Felice Varini sulle mura di Carcassonne come si vedono dal punto prospettico, a sinistra, e da un punto diverso, a destra. Varini si serve di software che scompongono le immagini e calcolano le deformazioni anamorfiche delle sezioni da disporre sui vari piani delle installazioni.

Se il punto di vista è obbligato e l’immagine non è ortogonale ad esso, l’anamorfosi serve a correggere l’immagine per ottenere una visione non deformata, come per le scritte stradali e i cartelli pubblicitari negli stadi.

olimpiadi 2002 salt lake city

Per la cerimonia conclusiva delle XIX Olimpiadi Invernali di Salt Lake City, nel 2002, proiettavamo grandi immagini con quattro proiettori sulla pista dello stadio del ghiaccio. Qui c’è una simulazione della proiezione con lo studio dell’anamorfosi che feci per migliorare la visione delle immagini dalle tribune.

Dissimulazione

L’anamorfosi può servire per nascondere un contenuto o un significato allo scopo di proteggere messaggi segreti o provocatori, oppure può rendere visibile qualcosa che altrimenti non si vedrebbe bene, come accade per le carte geografiche e gli specchi stradali.

La tazzina riflettente rende leggibile la scritta anamorfica sul piattino. Lo specchio stradale concavo rende visibile un pezzo di strada dietro un angolo, un albero, una curva. Leonardo da Vinci fu uno dei primi sperimentatori di anamorfismi, e scriveva in modo rovesciato per rendere difficili da leggere i suoi scritti in mancanza di uno specchio. L’anamorfosi era usata anche per criptare messaggi segreti politici e militari.

schon

Aus, du Alter! (Fuori, vecchio!) è il titolo di questa xilografia del 1535 di Erhard Schön, che mostra una giovane donna che seduce un uomo più anziano, ma in realtà sta rubando soldi e li sta porgendo a un uomo più giovane dietro la tenda. C’è persino uno sciocco che sbircia dietro l’angolo, alludendo all’uomo che è uno sciocco per aver pensato che una giovane donna vorrebbe stare con lui. Le strane forme a destra sembrerebbero l’anamorfosi della scena in chiaro, ma se le si guardano in obliquo viene fuori la scena erotica della donna nuda che intrattiene un giovane nudo e scaccia via il vecchio. La scena è nascosta dall’anamorfosi perché allora non era permesso rappresentare uomini nudi, e men che mai esplicite scene erotiche.

Il famoso doppio ritratto degli Ambasciatori dipinto da Hans Holbein il Giovane nel 1533, oltre allo straordinario valore pittorico e documentale per la minuziosa riproduzione di strumenti di cultura del tempo, presenta in basso l’altrettanto famosa anamorfosi che, vista di lato o con uno specchio cilindrico, rivela la forma di un teschio. L’allusione alla morte e alla vanità delle cose terrene nel quadro celebrativo dell’incontro fra l’ambasciatore francese a Londra, che aveva appena assistito allo scisma anglicano di Enrico VIII, e l’amico ambasciatore della Santa Sede, è nascosta dall’anamorfosi per non sciupare la serenità della visita, e forse perché allude ad un fatto storico come lo scisma che provocherà tante controversie e guerre, fino alla Guerra dei Trent’anni.