Outdoor training
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Nell’ambito della formazione esperienziale l’outdoor training è tutto quello che si fa all’aperto, usando come metafora formativa le attività più disparate come giochi di ruolo e war game, gare sportive, avventure di sopravvivenza, regate veliche, arrampicata in falesia o su pareti artificiali, costruzione di zattere o capanne.
Un intervento di outdoor training può essere limitato a qualche ora o durare qualche giorno, a seconda di ciò che si vuole raggiungere. La durata più lunga in un luogo lontano e insolito è più adatta a realizzare nei partecipanti cambiamenti significativi di mentalità o di comportamenti per quanto riguarda leadership e collaborazione, spirito di squadra, competizione, problem solving, creatività.
Una strategia di outdoor training parte dalla definizione del problema e degli obiettivi, e in base a questi e alle caratteristiche dei partecipanti stabilisce la sede e il tipo di attività che meglio si adattano al cambiamento desiderato. Poi si pianificano gli interventi, il debriefing e i criteri di verifica dei risultati.
L’attività outdoor inizia con qualche gioco di riscaldamento e di amalgama fra i partecipanti, che fanno un giro di presentazioni, esprimono le loro motivazioni e ambizioni e i loro timori. Il conduttore dà loro il briefing con le regole e le finalità del gioco o comunque dell’esperienza da fare. Quindi si formano le squadre nel caso di un gioco di squadra, oppure si dotano gli individui dell’attrezzatura e degli strumenti occorrenti, e si passa all’azione, che consiste nel giocare o fare quanto richiesto. Alla fine è importante attivare una seduta di debriefing, in cui i partecipanti, guidati dal conduttore, discutono sul significato di ciò che hanno fatto e sul cambiamento che hanno ottenuto o a cui hanno resistito.
Tornati alla routine quotidiana, anche se lo si fa raramente, andrebbe pianificata una serie di incontri, reali o virtuali, per richiamare l’esperienza vissuta e per controllare quanto le cose apprese siano effettivamente applicate nella vita, nel lavoro, nelle relazioni con gli altri, che cosa lo abbia impedito, se le resistenze sono dovute a se stessi, agli altri, all’ambiente di vita o di lavoro.
L’outdoor può essere usato anche in modo occasionale e ludico senza nessuna pretesa di cambiamento radicale e strategico o di effettiva soluzione di problemi, ma solo per gratificare dipendenti e rimotivarli con un po’ di team building all’acqua di rose.
![ptoblrem walking](https://www.problemsetting.it/wp-content/uploads/2023/01/problem-walking.jpg)
Evento di problem walking tenuto da Umberto Santucci ad un gruppo di manager nel Parco dell’Uccellina in Maremma Toscana. Si dispongono le fasi di problem solving lungo il cammino e si arriva alla soluzione alla fine del percorso. Nella foto stiamo partendo con la definizione del problema.