Cerca
Close this search box.

LLAMA

atlanteformazione

L’approccio molto simile ai metodi agili ( LLAMA: Lot Like Agile Management Approach) unisce le migliori pratiche della gestione agile dei progetti del mondo IT con le migliori pratiche di progettazione didattica per offrire un elearning veramente efficace in modo ordinato ma flessibile. La stima e la costruzione in piccoli blocchi, lo sviluppo iterativo e la frequente comunicazione con i clienti sono i tratti distintivi del processo agile. E’ una miscela di metodi agili di progettazione e sviluppo didattici.

Come tutte le metodologie agili, LLAMA si concentra su iterazioni rapide per aumentare la velocità di commercializzazione e la qualità del prodotto finale. La gestione agile dei progetti è un obiettivo centrale di LLAMA, che non si limita al processo di progettazione del corso, ma gestisce tutti gli altri aspetti del progetto formativo, dalla raccolta dei fabbisogni alla collaborazione con gli esperti del settore. LLAMA apporta alcune modifiche alla tradizionale metodologia agile prendendo in considerazione la sintassi e la struttura degli obiettivi di apprendimento, nonché il fatto che i progettisti didattici probabilmente lavoreranno su più progetti contemporaneamente.

Con questo metodo viene prodotto subito un prototipo usabile, per migliorarlo rapidamente sulla base del comportamento degli utenti. Se è stato fatto qualche errore viene subito identificato e corretto. E’ più agevole definire i costi e i tempi del progetto, anche se la flessibilità del metodo permette di aggiornarli in corso d’opera in caso di bisogno. Naturalmente occorre conoscere e adottare i principi del progetto agile e della lean organization.

Megan Torrance, che ha proposto il metodo, propone i seguenti passi per sviluppare un progetto LLAMA:

  • Definire l’obiettivo aziendale in modo specifico, dettagliato, coerente con le strategie dell’azienda.
  • Partire dalla persona del discente tipo, a come utilizzerà il corso, in quale contesto.
  • Definire l’ambito del progetto sostituendo mappe informative con mappe operative in cui sono le azioni proposte dall’utente a generare storie per la pianificazione del progetto.
  • Suddividere il progetto in blocchi di produzione in base alle attività da svolgere.
  • Pianificare il lavoro con revisioni frequenti del progetto in modo che la pianificazione non sia rigida, ma si adatti ai cambiamenti che sopravvengono.