Trystorming

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Il trystorming è la prova pratica rapida di idee venute fuori dal brainstorming. Try, provare, significa produrre prototipi come verifiche di idee e proposte. Il brainstorming produce rapidamente tante idee e soluzioni, il trystorming prova quante più idee possibili per farle fallire e scartarle in modo da concentrarsi prima possibile sulle idee più valide.
E’ un lavoro di squadra con cui è possibile visualizzare l’oggetto, toccarlo, analizzare le opzioni e migliorarle, avere rapidamente, in modo semplice ed economico, elementi materiali tangibili che permettono di validare le alternative proposte durante le fasi di sviluppo del prodotto.

Nei processi di sviluppo convenzionali i progettisti trascorrono molto tempo analizzando concettualmente le varie soluzioni possibili, per scegliere e sviluppare quelle che sembrano le migliori. Il trystorming permette di testare molte di queste idee a monte, sul campo, in modo comparativo e iterativo, con spese contenute e in tempi brevi.

Il processo consiste nel fare un brainstorming per trovare soluzioni, e poi scendere subito sul campo e provare le varie idee, senza paura di sbagliare o di fallire, con simulazioni, modelli matematici e prototipi virtuali 3d. Chi è impegnato in un trystorming confronta, combina, migliora, prova, ricomincia finché le soluzioni scelte non raggiungono la fase per iniziare lo sviluppo. Al termine della fase di sviluppo si fa un altro ciclo di modellazione rapida con prototipi e modelli reali, per convalidare determinate opzioni sul campo, quando la simulazione 3D raggiunge i suoi limiti. Alcuni limitano il trystorming a modelli virtuali, altri invece rischiano di provare le modifiche su prodotti e processi reali. La filosofia del trystorming è fallire il prima possibile e il più spesso possibile, per trasformare o combinare le idee fino a raggiungere il risultato migliore.

Il trystorming usa un “parco delle cattive soluzioni” dove raccogliere tutti gli esperimenti fatti. Le prime idee non sono mai perfette, vanno migliorate esaminando i fallimenti delle prove e gli errori di procedure, perché si migliora solo con una buona consapevolezza di ciò che non ha funzionato. Si prende atto così che esiste sempre una soluzione migliore di quella a cui si pensava all’inizio.