Intelligenza connettiva
Partendo dall’intelligenza collettiva di Levy, il sociologo Derrick de Kerckhove ha individuato all’interno di essa un caso particolare da lui chiamato intelligenza connettiva. Egli sostiene che La Rete porta la connettività dentro la collettività e, contemporaneamente, dentro l’individualità. Essa trasferisce a ciascuno di noi una dimensione ipertestuale: siamo noi stessi strumenti di ricerca, motori di ricerca e cursori per noi, e anche per gli altri. Le memorie personali sono organizzate da strumenti tecnologici che permettono la socializzazione dei nostri processi cognitivi on line. L’intelligenza connettiva diventa così uno strumento di connessione tra persone, tra pensieri, tra contesti, tra spazi che si collocano “oltre il senso del luogo”.
I progressi determinati dal Web e dalle nuove tecnologie hanno influito sulla memoria storica e collettiva, sulla gestione degli archivi del Web, dalla sovrainformazione all’autorevolezza e alla validità delle fonti del web scientifico, dal big bang delle ricerche on line alla condivisione come fonte di nuovi stimoli e portatrice di nuove opportunità allo sviluppo del pensiero. In tal senso la connettività è una via nuova per una democrazia partecipativa e una cittadinanza scientifica. Internet è una impalcatura che favorisce l’accesso alla conoscenza, è ricca di risorse distribuite, rappresenta una forma di estensione dell’intelligenza e della memoria privata che da connettiva si fa collettiva, in quanto la gente lavora con le stesse modalità del lavoro di gruppo, insieme, ma senza perdere la propria identità.
Ormai l’informazione non risiede più solo nella testa e nell’ambiente in cui si vive, ma anche nello schermo che, attraverso l’interconnessione mondiale, moltiplica le conoscenze; il sapere di milioni di intelligenze umane è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le linee telefoniche.
Ognuno può connettersi all’istante con questa memoria collettiva mondiale come fosse la propria. La rete Internet è simile ad un cervello che continuamente apprende e si ristruttura. Ciascuno può connettersi e disconnettersi a questa intelligenza condivisa, a questa extra-super-mente sempre in funzione.
Se i concetti di collettività e individualità sono ben distinti dalla diversità fra molti e uno, la connettività è un concetto più sottile e più complesso, in quanto l’individuo può diventare un essere connettivo che ha la possibilità di essere se stesso e altre persone in un determinato tempo. L’essere connettivo è sempre uno di fronte ad un monitor, che lo fa essere molti attraverso le connessioni e le interazioni.