Figura e sfondo
Secondo la Teoria della Gestalt (o della Forma) la percezione umana distingue tra figura e sfondo. La figura è ciò che ci interessa, lo sfondo è tutto il resto. La distinzione tra figura e sfondo pertanto è soggettiva, perché quando mi interessa qualcosa mentalmente lo distinguo da tutto il resto, lo metto a fuoco e tendo a sfocare ciò che non mi interessa.

La figura è tanto più evidente quanto più è diversa dal fondo. Se la figura assume le stesse caratteristiche del fondo, tende ad assomigliargli e a nascondersi in esso, e abbiamo così il fenomeno del mimetismo, molto presente in natura.
La distinzione tra figura e sfondo è fondamentale nella comunicazione visiva, dalla pittura alla fotografia. In fotografia per esempio diciamo che una foto è sfocata quando non è a fuoco il soggetto della foto, ma magari un oggetto secondario in primo piano, o il panorama.
Ma anche in altre forme di espressione le figure si staccano dal fondo o si confondono con esso. Per esempio in un romanzo o in un film i protagonisti si fanno notare e si mettono in luce anche se si trovano in un ambiente affollato, perché sono rappresentati in modo diverso dagli altri, o mentre fanno qualcosa di diverso, per esempio corrono mentre tutti gli altri camminano lentamente.
Nella musica e nelle tecniche di riproduzione del suono distinguiamo fra suono o segnale e rumore o disturbo. Quello che è acusticamente significante è la figura del suono, tutto il resto è lo sfondo o il rumore. Nella musica si distingue anche fra solista e accompagnamento, o coro, o orchestra. Anche un esile flauto può diventare rilevante di fronte ad una grande orchestra, se questa si tiene nello sfondo e si limita ad accompagnarlo e a fargli da ambiente sonoro.
In una comunicazione efficace le figure devono essere ben distinte dal fondo, che dovrebbe servire a valorizzarle. Il fondo si può differenziare dalla figura per colore (figura colorata e fondo neutro), per luminosità (figura chiara e fondo scuro, o viceversa), per forma (figura tonda e fondo lineare, ecc.), per trama o texture (in genere trama grossa per la figura, trame sottili per lo sfondo, oppure figura liscia e sfondo texturizzato), per movimento (figura in movimento e sfondo fermo, o viceversa), e comunque per qualsiasi altro elemento possa servire a differenziare i protagonisti dalla folla o dal paesaggio.

La Gestalt ha creato immagini con perfetta ambiguità fra figura e sfondo, come la famosa coppia di profili che diventa un calice. Ciò dimostra che l’inversione tra figura e sfondo può perfino cambiare il significato di un atto percettivo. In tal senso la riconfigurazione è usata dalla Gestalt anche a fini terapeutici, per indirizzare la percezione di una determinata situazione in modo più positivo o meno disfunzionale.

La forte distinzione tra figura e sfondo è usata nei casi in cui si vuole dare la massima efficacia ad un messaggio, come nella segnaletica stradale che deve essere immediatamente percepita e decodificata da un veicolo in corsa.