L'arte di definire i problemi prima di risolverli

Umberto Santucci, l’autore di questo sito, nella foto arrampica sulla via dello Spigolo nella Montagna Spaccata di Gaeta. L’alpinismo è una bella metafora del problema, perché contiene un insieme di problemi: abbigliamento, attrezzatura, preparazione tecnica e atletica, meteo, difficoltà del percorso, cartografia. Tutte cose da definire e preparare prima di affrontare la scalata per non correre rischi, divertirsi e raggiungere la vetta.

Soluzioni o problemi?

“Portatemi soluzioni, non problemi!” Questa frase, tanto spesso detta dai manager  ai malcapitati collaboratori e dipendenti, è assai pericolosa, perché spinge a cercare una soluzione qualsiasi prima di aver capito bene il problema. E in genere quella soluzione è inefficace o sbagliata, perché non elimina il problema, spesso addirittura lo aggrava.

Ti trovi in uno stato si disagio, di incertezza? Hai di fronte un ostacolo che ti impedisce di procedere? Vuoi migliorare ancora ciò che già funziona bene? Ti senti inadeguato di fronte a compiti più grandi di te? Oppure ti sei impegolato in un problema che riguarda altri, piuttosto che te?

Eh, sì. Se incontri un problema, un ostacolo sul tuo cammino, e cerchi di risolverlo, sei reattivo. Se invece tutto fila liscio, ma cerchi di migliorare la situazione, sei proattivo. Trovare nuovi problemi, scoprirli prima che emergano, è una prerogativa di artisti, innovatori, leader. E io posso aiutarti ad essere sia più reattivo, sia più proattivo.

Umberto Santucci, Pandemia, 2020

“Pandemia”, un mio quadro digitale realizzato durante il confinamento del 2020.

Umberto Santucci

Sono l’autore dei contenuti di questo sito, dedicati a problemi e soluzioni, e a tecniche, metodi e strumenti per gestirli in modo razionale o visivo. Il sito è intitolato al problem setting, ossia all’arte di definire i problemi prima di risolverli, di saper porre le buone domande per ottenere buone risposte, perché questa fase iniziale del problem solving è la più delicata ed importante, quella da cui dipende tutto il resto del processo risolutivo.

La capacità di porsi problemi innovativi, di scoprire criticità latenti, di definire situazioni di disagio riducendole a problemi che è possibile risolvere, è il primo motore del pensiero di artisti, musicisti, scrittori, progettisti, scienziati, imprenditori e condottieri.

Fronteggiare emergenze, reagire a cambiamenti politici e sociali, prevedere e prevenire rischi, individuare nuove nicchie di mercato, tutte queste cose hanno bisogno del problem setting, che consiste nel definirle come problema, che per sua natura è qualcosa che può essere risolto.

Accanto alla mia attività di formazione e consulenza sul problem solving ho sempre affrontato problemi di comunicazione multimediale e arte visiva. Puoi vedere una presentazione della mia produzione in questo sito: www.umbertosantucci.com

E puoi iscriverti alla mia nuova newsletter, con cui un paio di volte al mese mi faccio vivo con uno spunto o una riflessione su una visione d’arte, e su una soluzione di problemi.

Il paradosso del contenuto

Questo sito segue lo stesso principio della giacca a vento K-Way, che realizza in modo originale il paradosso del contenuto (la tasca) che diventa contenitore del suo contenitore (la giacca).

Anche in questo sito la tasca del problem setting contiene la giacca del problem solving, di cui fa parte, una giacca che ha una manica con la gestione a vista e il mapping, e l’altra manica con l’atlante di problem solving. Perché mettere tutto dentro la tasca del problem setting? Perché da una corretta definizione del problema dipende la bontà delle soluzioni.

Anche se l’attenzione maggiore è data al setting, si parla dell’intero processo di problem solving che va dalla scoperta e definizione del problema fino alle soluzioni, alle scelte e alle decisioni che cambieranno sistemi e comportamenti.

Un settore è dedicato alla gestione a vista, che va dalla visualizzazione di dati e concetti alle mappe mentali e concettuali, ed è importantissima come riduttore di complessità.

Vedere, capire, fare

Visualizzare il problema per capirlo, capirne natura e struttura per cercare le soluzioni, fare azioni concrete per risolvere e migliorare. Questi sono i contenuti principali del sito.

Problem setting

La definizione del problema, come premessa per una corretta soluzione.

Problem solving

I cinque passi del processo di problem solving, e il metodo del problem solving strategico.

Come risolvere i problemi

Tutto il processo di problem solving in pratica, con tecniche, metodi e strumenti.

Gestione a vista e mapping

La gestione a vista va dalla visualizzazione di dati e concetti alle mappe mentali e concettuali, ed è importantissima come riduttore di complessità.

Atlante di problem solving

Repertorio di oltre trecento voci di teorie, tecniche e strumenti di problem solving, per una rapida consultazione orientativa.

Fit ageing

Come affrontare l’invecchiamento con le tecniche del problem solving.

Download

Da questa pagina puoi richiedermi miniguide e guide in slide da scaricare gratuitamente.

Il logo

Il logo visualizza il problem setting con il punto interrogativo, la domanda che definisce il problema. Il punto esclamativo è la risposta che riduce o elimina il problema, data dal problem solving. I due punti alludono anche alla punteggiatura, ossia alla disposizione delle parole che ne cambia il significato: dire “è una vecchia amica” è ben diverso dal dire “è un’amica vecchia”. I volti che sporgono dai punti e si fronteggiano rappresentano il dialogo. L’ambiguità della figura di Rubin, in cui si può vedere sia un calice sia i due volti, a seconda di che cosa si consideri figura e che cosa sfondo, rappresenta la soggettività della percezione del problema, della situazione, di se stessi e degli altri. Il labirinto visualizza il problema, come una situazione in cui ci si trova intrappolati e dove è difficile vedere una via d’uscita. E’ ripreso dal labirinto medievale della cattedrale di San Martino a Lucca.